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Non dimenticare Lietocolle ; Liala- Luogo : Editore, anno, pagine

Romanzo:  La giovane Etra, di famiglia benestante, imprigionata in un mondo sfavillante di lusso e frivolezze, si innamora di un giovane medico, di famiglia modesta, fratello della sua migliore amica, alla fine, nonostante la scelta di Etra di sposare un uomo che non ama ma che le garantirà la vita lussuosa cui è abituata, il finale a sorpresa, garantirà il trionfo dei sentimenti.

Liala, pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi Cambiasi (Carate Lario, 31 marzo 1897 – Varese, 15 aprile 1995), è stata una scrittrice italiana di romanzi d'appendice fra le più apprezzate del genere nel XX secolo. Fu Gabriele D'Annunzio a coniare per lei il nome Liala con cui la scrittrice firmò tutte le sue opere: " Ti chiamerò Liala perché ci sia sempre un'ala nel tuo nome ".

L'ispirazione letteraria di Liala è legata indissolubilmente alla biografia dell'Autrice; cresciuta una famiglia colta e benestante,che vanta tra i suoi antenati Felice Romani, librettista di Vincenzo Bellini, compie gli studi classici che all’epoca si addicono a una giovane donna del suo rango,poi giovanissima sposa il marchese Pompeo Cambiasi, più anziano di lei di molti anni e Ufficiale della Marina e grazie a a unione viene introdotta negli ambienti miliari, che faranno da sfondo a quasi tutti i suoi romanzi. La futura scrittrice si fa conoscere anche per le sue stravaganze (per l’epoca ovviamente: siamo agli inizi del XX secolo), infatti guida da sola l’auto rifiutando l’autista, indossa spesso pantaloni…insomma tutte cose insolite per le donne della buona nobiltà dei primi anni del Novecento. Il matrimonio non è felice e Liala vive due grandi amori che ne segneranno la carriera artistica. Con il marchese Vittorio Centurione Scotto, aviatore, ha un'intensa relazione che terminerà con la morte del giovane pilota in un incidente aereo, per superare il dolore della morte di Centurione Scotto, Liala cominciò a scrivere e nel 1931 pubblicò il suo primo romanzo: Signorsì, che ha per tema l'aviazione, sarà la prima donna a trattare questo argomento, il libro ebbe un successo di pubblico immediato.

La relazione con il tenente colonnello, Pietro Sordi, dalle umili origini ma dalle alte doti morali e grandissime abilità aviatorie che gli avevano consentito la carriera nella Regia aeronautica, dal 1930 al 1948 segnano gli ultimi anni della prima fase della carriera artistica di Liala in cui l'ambiente dell’Aeronautica Militare costituisce spesso lo sfondo dei suoi romanzi e delle sue novelle, che non di rado contengono spunti autobiografici ed elementi tratti dalla vita di Pietro Sordi.

Successivamente, a partire dagli anni sessanta, la sua opera si rivolge al mondo della pura fantasia narrativa e non fa più riferimento a luoghi, fatti o personaggi di realtà, come in Non dimenticare Lietocolle del 1967, salvo qualche ritorno alle pagine autobiografiche proprie del personaggio Liala, come in Diario vagabondo.

Lo stile dei romanzi di Liala è elegante, minuzioso nelle descrizioni dei personaggi così degli ambienti, cura che si vede sin dai nomi dei personaggi:mai banali, ma, come minimo, inusuali, a volte onomatopeici; anche la lingua è semplice, pulita ma anche ridondante, pletorica, a volte giocata sui sinonimi.

Una curiosità: il paese di Lieto Colle è realmente esistito (il nome corretto dell'ex comune è scritto con due parole separate non attaccato come nel romanzo di Liala) era un comune italiano della Lombardia creato nel 1928 con la fusione dei comuni di Parè, Drezzo (chiamata Orezzo in Non dimenticare Lietocolle) e Cavallasca, la sede del municipio era a Parè. Il comune fu soppresso nel 1956

L'oggetto amato non sa mai di esserlo

Liala, Non dimenticare Lietocolle

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Per approfondire:

http://www.150anni.it/webi/index.php?s=56?s=59&wid=2078

Articolo sull'Autrice nel sito dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia

Un altro interessante articolo Lieto Colle: il paese che non c'era

http://bibliotopia.altervista.org/pubblicazioni/studi/sbcp01lietocolle.htm

 

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